NEO GENITORIALITÀ: UN VIAGGIO UNICO IN CUI LASCIARSI TRASPORTARE DALLE EMOZIONI

Un viaggio stravolgente, intenso, emozionante. Un viaggio per cui è meglio partire senza guide, piani, ed itinerari, ma da vivere ‘on the road’ lasciandosi guidare solo da istinto ed emozioni.

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Un viaggio alla scoperta della neo-genitorialità: essere genitori oggi significa vivere on the road, guidati dall’ istinto e dalle emozioni.

Diventare genitori è stravolgente. Intenso. Emozionante.

Se dovessi descrivere con tre aggettivi la grande avventura della neo genitorialità, i primi tre che mi vengono in mente sono questi.

Quando scopri di essere in dolce attesa, il tuo cuore impazzisce e la tua mente corre, instancabile, tutto il giorno, per cercare di immaginare come sarà, cosa cambierà, come funzionerà. E per quanto lei corra e si sforzi di provare ad intravedere come sarà questo viaggio, che definire unico è quasi riduttivo, non riuscirà nemmeno lontanamente ad intuire la grande avventura che si vivrà diventando genitori.

Neanche tutti i racconti, i consigli, e le raccomandazioni e che si prodigheranno a farti avere prima e dopo esser diventato genitore potranno bastare a prepararti a quello che verrà e a farti vivere alla perfezione questa avventura, semplicemente perché ogni bambino, ogni famiglia e ogni storia sono uniche, speciali, irripetibili.

E il bello di questo viaggio, per cui fai il check-in nell’istante esatto in cui sai che la tua vita cambierà, è esattamente questo: il mistero di non sapere come sarà, ma di scoprirlo giorno dopo giorno, vivendolo intensamente. Basta solo non mettere in valigia aspettative, ma lasciarsi trasportare e sorprendere.

La gioia di vedere i suoi occhi dentro i tuoi appena nasce, di sentire il suo profumo, di sfiorare la sua pelle vellutata ogni giorno, di vederla/o sorridere, di vedere ogni più piccolo cambiamento e anche di scoprire con, e grazie a lei/lui, una nuova parte di te, sono straordinari.

Ogni giorno una scoperta, ogni giorno una novità. Gli sguardi, i sorrisi, i pianti, i riposini abbracciati, e ogni istante permeato da quella sensazione di gioia e gratitudine infinite. E se la gioia, l’appagamento e quella straordinaria sensazione di completezza sono una costante dell’essere genitore, non mancano di contro paure, e soprattutto le difficoltà.

La mia più grande paura, è, ed è stata, quella di sbagliare. Di non riuscire a fare o a prendere la decisione giusta. Una sensazione costante, che non ti abbandona mai, perché vorresti fare tutto alla perfezione, vorresti fare in modo che nulla di quello che farai potrà in qualche modo anche solo di riflesso nuocere al tuo bambino.

Ma diciamocelo, esiste davvero una ‘scelta giusta’ ?! Sono sempre stata convinta che l’istinto ci guidi nelle decisioni migliori, non giuste, e che seguendolo non si possa sbagliare, semplicemente perché si fa sempre ciò che in quel momento si ritiene più opportuno. Ho avuto paura i primi giorni, ed ho paura tutt’ora di poter fare o prendere decisioni che possano in qualche modo avere un effetto negativo, ma cerco comunque di affrontare le difficoltà che bussano alla porta seguendo il mio istinto di mamma.

I timori sono condivisi, perché se diventare mamma è uno stravolgimento totale e totalizzante, sia fisicamente che emotivamente, lo è anche diventare papà.

E forse per i papà i timori sono ancora più grandi, perché la gioia dirompente di diventare genitore arriva all’improvviso, nell’istante esatto in cui si abbraccia per la prima volta la propria creatura. Eh si, perché se le mamme hanno la possibilità per nove mesi di capire pian piano il cambiamento che le attraversa e che verrà, i papà non riescono a comprenderlo a fondo fin quando non vedono il proprio bambina/o per la prima volta. La gioia è incontenibile, ma come ci si comporta ora con quel piccolo esserino completamente dipendente dalla propria mamma che si ha quasi paura di toccare tanto sembra piccolo e fragile?!

Questa è la domanda che più spesso i neo papà si rivolgono. Risposte esatte non ce ne sono. Anche in questo caso seguire l’istinto e l’amore è la soluzione migliore. Ancor più fondamentale è la condivisione di pensieri paure e parole con il proprio partner: diventare genitori cambia gli equilibri della coppia, e parlare di qualsiasi cosa, dirsi anche più piccolo pensiero o timore è la strada migliore per percorrere questa fase che sembra voglia farci stare in equilibrio sul filo del rasoio.

È vero le difficoltà da affrontare non sono poche, soprattutto all’inizio, quando tutto si stravolge: la routine giornaliera, i ritmi, i rapporti con te stesso, con gli altri, e con il tempo. Credo che la mia più grande difficoltà sia stata proprio questa.

I cambiamenti mi sono sempre piaciuti, e non ho subito tutti quelli che sono derivati dalla nuova vita in tre, ma senza dubbio, ho avuto difficoltà a gestire il tempo, e principalmente, la sua mancanza. Mancanza di tempo per fare tutto ciò avrei voluto, e mancanza di tempo per me stessa, per i miei pensieri. Ma tutto serve e da tutto si impara, così, tra i tanti insegnamenti che questa avventura mi ha, e mi sta regalando, uno prezioso l’ho avuto e lo sto finalmente mettendo in pratica: dare delle priorità.

Facile a dirsi, difficile a farsi. Io me lo sono ripetuto per anni, e per anni ho provato a farlo, con scarsi risultati, fin quando poi la realtà mi ha ‘costretta’ finalmente a farlo, e davvero ho iniziato a definire importanze e precedenze.

E allora, se dovessi dare un consiglio a coloro che stanno per diventare genitori o che lo sono appena diventati, sarebbe proprio questo: non cercate di voler far tutto, come facevate prima. Stabilite delle priorità, concentrandovi sulle cose davvero importanti per voi, così da trovare equilibrio e serenità.

 

Sì, perché essere genitori è un po' come fare gli equilibristi. Trovare quella giusta combinazione di elementi che ti permettano di trovare la tua stabilità per goderti al massimo tutto, gioie, paranoie, ansie, divertimento, stanchezza, felicità incontenibile, dubbi e paure.

Prendere le misure di questa nuova vita, rimodulare il rapporto con se stessi e con la propria dolce metà, capire come gestire il lavoro e le relazioni in questo nuovo contesto a volte non è semplice. Si cade, ci si rialza. Si è stabili. Si traballa. Si ricade. Si è di nuovo stabili. Trovare un equilibrio non è certo semplice, ci vuole impegno costante e quotidiano, ma si può fare. Questo è sicuro.

L’importante dal mio punto di vista è non avere troppe aspettative, perché deluderle è facile. Meglio godersi giorno per giorno le sfide e le gioie che questo viaggio pazzesco sa regalare, e trovare le soluzioni alle difficoltà che sicuramente non mancheranno. Essere genitori è un’esperienza immensa, meglio godersela passo dopo passo.