Tagli sicuri per lo svezzamento: come tagliare il cibo e proporlo in sicurezza

Imparare i tagli sicuri per vivere lo svezzamento come una felice e serena scoperta

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Il momento dello svezzamento è una tappa davvero emozionante nella crescita dei propri figli, anche se a volte diventa fonte di ansia per i genitori, soprattutto per il timore del soffocamento. Per affrontare questo passaggio con serenità è importante conoscere i tagli sicuri in svezzamento. Si tratta di semplici regole da seguire per proporre gli alimenti nel modo corretto, preparandoli in base all'età e alle capacità dei bambini.


Queste semplici ma fondamentali regole non sono riservate a chi sceglie l'autosvezzamento, ma sono preziose per chiunque voglia offrire cibo solido in sicurezza, anche all'interno di un percorso più tradizionale. Imparare a preparare gli alimenti nel modo corretto è il primo, fondamentale passo per costruire un rapporto sereno e fiducioso con il cibo, sia per te che per il tuo bambino.

Perché sono importanti i tagli sicuri per lo svezzamento?

Tagli sicuri significa modificare il cibo per renderlo “a prova di bambino”, eliminando le caratteristiche che lo rendono pericoloso, riducendo al minimo il rischio di soffocamento e permettendo così un'esplorazione autonoma e sicura del mondo dei sapori e delle consistenze Inoltre, offrire al bambino cibo solido e adeguatamente tagliato gli permette di fare pratica con la masticazione, utile per esercitare i muscoli orali che, se ben stimolati, favoriscono la corretta crescita delle strutture facciali e delle funzioni orali.


Queste tecniche di taglio e preparazione degli alimenti si basano su tre principi fondamentali proposti dall’OMS che adattano qualsiasi alimento alle capacità motorie e anatomiche del bambino:


  1. Forma sicura: preferibilmente forme allungate, a bastoncino e mai a moneta, che il bambino può afferrare facilmente. Questa dimensione favorisce la presa palmare e riduce il rischio di soffocamento. Da evitare le forme rotonde, a cilindro o a "moneta" (es. acini d'uva interi, wurstel a rondelle, carote a fette rotonde), le più pericolose in quanto possono ostruire le vie respiratorie. 
  2. Dimensione adeguata: viene adattata alla fase di sviluppo del bambino. All’inizio dello svezzamento (6-8 mesi), i pezzi devono essere più grandi e lunghi per permettere al bambino di afferrarli con tutta la mano (presa palmare). Per esempio, un bastoncino di verdura che sporga dal suo pugno chiuso, da succhiare e mordere con le gengive, è perfetto per le prime scoperte in sicurezza. Con lo sviluppo della presa a pinza (dai 9 mesi circa), ovvero con indice e pollice, si possono offrire anche pezzetti più piccoli, facili da afferrare con due dita.
  3. Consistenza morbida: il cibo deve essere morbido, facilmente schiacciabile tra pollice e indice (test dello schiacciamento) e, di conseguenza, tra la lingua e il palato del bambino, ancora sprovvisto di molari. Da evitare cibi duri (carote crude), gommosi (formaggi filanti, gnocchi di patate) o appiccicosi (caramelle, pane molliccio).

Tagli sicuri alimento per alimento

Ecco alcune linee guida per le principali tipologie di cibi, per renderli sicuri fin dai sei mesi di età.


Tagli sicuri per la frutta:

  • Mela: oltre che grattugiata da cruda, oppure cotta e schiacciata, è sicura solo se offerta a spicchi o a bastoncini morbidi (che superino il test dello schiacciamento).
  • Pera: sicura se si tratta di una pera molto matura o, se risulta troppo soda, cotta fino a renderla morbida, oppure servirla a fettine molto sottili;
  • Banana: offrire tagliata a metà per la lunghezza o in 3 parti, sempre longitudinalmente;
  • Mirtilli: mai interi, vanno schiacciati tra le dita prima di proporli;
  • Melone: va servito a fette sottili (mai palline o cubetti) oppure proporre la scorza con un sottile strato di polpa;
  • Uva: mai acini interi. Ogni acino va tagliato in quarti longitudinalmente, ma meglio offrirla solo una volta sviluppata la presa a tenaglia;
  • Ciliegie: mai intere, vanno snocciolate e tagliate in quattro nel senso della lunghezza, ma andrebbero proposte solo una volta sviluppata la presa a tenaglia;
  • Mandarini e arance: va rimossa la buccia e la membrana esterna bianca prima di proporli a fettine lunghe e sottili
  • Pomodorini: vanno tagliati in quarti nel senso della lunghezza, ma bisogna attendere che il bambino sviluppi la presa a tenaglia.

In linea generale, oltre alla consistenza, anche il grado di maturazione della frutta è importante: un frutto morbido e ben maturo, se adeguatamente tagliato, è sicuro per iniziare lo svezzamento; mentre frutta non matura o dalla consistenza dura deve sempre essere prima ben cotta oppure grattugiata. Se sono presenti noccioli o semi è importante rimuoverli con cura prima di offrire la frutta o la verdura al piccolo.


Tagli sicuri per il pane

Il pane può diventare gommoso e appiccicoso in bocca. Per offrirlo in sicurezza durante lo svezzamento, è bene preferirlo semplice con poca mollica che se lavorata con la saliva rischia di diventare appiccicosa, senza semi o croste dure e con poco sale. Il taglio sicuro è a bastoncino/stick, leggermente tostato per renderlo più friabile.


Tagli sicuri per la pasta

Si parla di veri e propri tagli sicuri della pasta nello svezzamento perché la forma del formato scelto riduce il rischio di soffocamento. I formati più adatti sono fusilli, facili da afferrare, ma anche gli spaghetti sono una valida alternativa. La cottura deve essere ben morbida e mai al dente. Penne e rigatoni vanno invece tagliati per il lungo in modo da renderli piatti. Formati di pastina, come stelline e ditalini, invece, sarebbe meglio proporli quando il bambino ha sviluppato la presa a pinza.


Tagli sicuri per la carne

Per la carne è bene considerare morbidezza e forma giusta. I tagli sicuri della carne durante l’autosvezzamento prevedono striscioline morbide (per esempio, di pollo o tacchino, cotto al vapore o bollito), facili da afferrare e succhiare, oppure forme cilindriche allungate, tipo bastoncino (per la carne macinata). Da evitare le classiche polpette tonde!


Tagli sicuri per verdura, formaggio e altri alimenti

  • Carote: da cuocere fino a renderle morbide, poi schiacciarle o affettarle nel senso della lunghezza, oppure grattugiarle crude;
  • Sedano o finocchi: per la loro natura ferma e fibrosa, meglio eliminare i filamenti, tagliarli perpendicolarmente all’andamento delle fibre e cuocerli a lungo, fino a renderlo molto morbido;
  • Formaggio: perfetto se tagliato a fette molto sottili. Per bimbi sotto l'anno d'età, è consigliabile prediligere formaggi poco salati;
  • Ceci: proporli schiacciati o frullati;
  • Pesce: da proporre ben cotto, dopo aver rimosso accuratamente le lische.

Non solo tagli sicuri: a quali cibi prestare maggiore attenzione?

Oltre alla forma e alla dimensione, è fondamentale prestare attenzione alla consistenza di alcuni alimenti e a come si comportano in bocca. Ci sono categorie di cibi che, anche se tagliati correttamente, presentano rischi specifici e richiedono una preparazione ancora più accurata.



  • Alimenti fibrosi e filanti: verdure come sedano, finocchi, fagiolini e alcune carni (specialmente il manzo) contengono fibre lunghe e resistenti. Queste possono essere molto difficili da masticare con le sole gengive e creare filamenti che il bambino non riesce a gestire. La soluzione è semplice: per le verdure, rimuovi sempre i fili esterni prima della cottura; per la carne, cuocila a lungo finché non è tenerissima e offrila sfilacciata finemente anziché a pezzi.
  • Alimenti gommosi: questa è una categoria ad alto rischio perché richiede una masticazione con i molari che il bambino non è ancora in grado di fare. Gli gnocchi, ad esempio, sono tra i cibi più pericolosi per la loro consistenza gommosa e la forma e andrebbero evitati nel primo periodo dello svezzamento. Anche i gamberetti e gli affettati (come il prosciutto crudo) rientrano in questa categoria. Se si decide di offrirli più avanti, gli affettati vanno sminuzzati in pezzettini piccolissimi e i gamberetti tagliati finemente, mai offerti interi.

Alimenti che possono appallottolarsi in bocca: le verdure a foglia come spinaci, bietole o foglie di insalata (anche cotte) hanno la tendenza a compattarsi in una pallina scivolosa e densa che può facilmente ostruire le vie aeree. Per offrirle in sicurezza, è fondamentale tritarle finemente e incorporarle in altre preparazioni come frittate, polpette, burger di legumi o sughi, anziché offrirle da sole.

Gagging e soffocamento, come riconoscerli ed evitarli

I tagli sicuri sono essenziali per la sicurezza a tavola, ma da soli non bastano, servono anche altre precauzioni. Prima di tutto, la postura corretta: durante il pasto il bambino deve essere sempre seduto in posizione eretta, con la schiena a 90°, mai sdraiato o reclinato. La supervisione costante è imprescindibile: il piccolo non va lasciato mai da solo mentre mangia.



È poi fondamentale sapere distinguere tra gagging e soffocamento: conoscere la differenza è il modo migliore per affrontare lo svezzamento senza paura, mantenendo la calma e la fiducia nelle naturali capacità del bambino.



  • Gagging (riflesso faringeo): è il riflesso di conato, un meccanismo di sicurezza naturale. È rumoroso, a volte impressionante: il bambino tossisce, sputa, ha i conati diventa rosso. Non dovrebbe destare reazioni di ansia o panico nel genitore, per evitare di agitare il bambino. 
  • Soffocamento: è silenzioso e pericoloso. Il bambino non riesce a respirare, a tossire o a emettere suoni, diventa bluastro e può portare le mani alla gola. In questo caso serve un intervento immediato con manovre di disostruzione pediatrica. 

Imparare i tagli sicuri è un atto d'amore. Non serve ad alimentare la paura, ma a trasformarla in consapevolezza e fiducia, permettendo a te e al tuo bambino di vivere lo svezzamento come dovrebbe essere: una felice e serena avventura di scoperta.