L’edema agli arti inferiori in gravidanza è un inconveniente piuttosto frequente, in particolare nell’ultimo trimestre. È facile accorgersene: la pelle appare lucida, gonfia e stirata. Avere piedi e caviglie gonfie in dolce attesa è del tutto normale e non deve destare il più delle volte preoccupazione per la salute della madre in quanto legato ai cambiamenti meccanici e biochimici della gravidanza.
Come il classico mal di schiena da gestazione dovuto all'indolenzimento dei muscoli lungo la colonna vertebrale, anche i piedi gonfi sono causati da un'alterazione fisica e posturale. Il più delle volte si tratta di un fenomeno fisiologico, provocato dalla ritenzione idrica tipica del corpo che si prepara al parto. L’utero ingrandito comprime i vasi venosi e rallenta il flusso sanguigno dalle estremità inferiori verso il cuore, favorendo il ristagno di liquidi. A ciò si sommano i cambiamenti ormonali caratteristici della gestazione, come l’aumento del progesterone, che partecipa alla congestione venosa. I disturbi circolatori alla base del ristagno venoso risentono anche di alcune condizioni ambientali sfavorevoli, come il clima eccessivamente caldo e umido della stagione estiva. Lo scarso movimento è un’altra delle cause dei piedi gonfi in gravidanza.
Il ristagno di liquidi è un fenomeno fisiologico che si verifica soprattutto nell'ultimo trimestre. Come porvi rimedio? Ecco alcuni consigli e rimedi per trovare sollievo dai piedi gonfi in gravidanza:
A volte l’eccessivo gonfiore è sintomo di una problematica più complessa nota come gestosi o preeclampsia che si caratterizza, oltre che per la ritenzione idrica, anche per l’aumento della pressione sanguigna e la presenza di proteine nelle urine. I sintomi facilmente riconoscibili della gestosi sono, oltre ad eccessivo gonfiore, vomito, mal di testa, dolori addominali, problemi alla vista: in questi casi è meglio rivolgersi immediatamente ad un medico per evitare complicazioni che potrebbero mettere fortemente in pericolo la vita della madre.