Scatti di crescita: cosa sono e come affrontarli al meglio
Scopri i sintomi degli scatti di crescita e come affrontare queste fasi intense con serenità
In questo articolo
Ogni genitore vive nella consapevolezza che il proprio figlio cambia e cresce ogni giorno di più. Ci sono però dei periodi in cui questa percezione si fa più intensa: il bambino cresce all’improvviso, dorme meno, chiede più latte e diventa più bisognoso di coccole. Questi momenti, del tutto naturali, si chiamano scatti di crescita. Sono fasi temporanee in cui il bambino attraversa un’accelerazione dello sviluppo fisico o cognitivo e rappresentano una parte essenziale del suo percorso di maturazione.
Capire quando avvengono gli scatti di crescita e come gestirli aiuta mamma e papà ad affrontarli con serenità, trasformando ogni fase in un’occasione di scoperta e vicinanza.
Cosa sono gli scatti di crescita e perché avvengono
Gli scatti di crescita sono brevi ma intense accelerazioni nello sviluppo del bambino, durante i quali avvengono contemporaneamente una rapida crescita fisica e un complesso sviluppo neurologico. Questa incredibile "costruzione" richiede un'enorme quantità di energia. Proprio per questo durante gli scatti, il bambino può sembrare più agitato o stanco: sta imparando a gestire un grande cambiamento dentro e fuori di sé, il suo corpo ha improvvisamente bisogno di più calorie per sostenere questo ritmo di sviluppo accelerato.
È utile sapere che non tutti gli scatti sono legati solo all'aumento di peso e altezza. Spesso, l'irritabilità e i cambiamenti nel sonno sono legati a scatti di crescita cognitivi. Durante questi periodi, il cervello del bambino fa un balzo in avanti, permettendogli di acquisire nuove abilità: inizia a vedere il mondo in modo diverso, a notare schemi, a sviluppare la coordinazione occhio-mano, a capire la permanenza degli oggetti. Questa nuova percezione del mondo può essere travolgente e spaventosa, e l'aumento del bisogno di rassicurazione ne è la diretta conseguenza.
Scatti di crescita nel neonato: cosa aspettarsi nelle prime settimane
Nei primi mesi di vita gli scatti di crescita del neonato sono frequenti e intensi. Il primo si verifica intorno alla prima settimana, quando il bambino inizia ad adattarsi alla vita fuori dall’utero. Il sintomo più evidente è un aumento improvviso e apparentemente insaziabile della fame. Il neonato, specialmente se allattato al seno, potrebbe voler poppare più spesso, a volte anche ogni ora (comportamento noto come poppate a grappolo (o cluster feeding). Ciò non significa che il latte materno non sia sufficiente. Al contrario, una suzione più frequente e prolungata stimola il seno a produrre più latte, adeguando l’offerta alla sua nuova, maggiore richiesta.
Ma non tutti gli scatti del neonato riguardano peso o lunghezza, alcuni sono legati allo sviluppo cognitivo, come la scoperta del proprio corpo, il riconoscimento dei volti o la comparsa di nuove abilità motorie. Durante questi periodi è normale che il neonato dorma meno o voglia stare sempre in braccio. Non si tratta di un capriccio, ma di un bisogno reale: il suo organismo sta crescendo e la vicinanza dei genitori lo aiuta a regolare emozioni e ritmi biologici.
Scatti di crescita: quando avvengono?
Sebbene ogni bambino abbia i suoi tempi, esistono delle finestre temporali indicative in cui è più probabile che si verifichino questi scatti. La loro durata è solitamente breve, da 2-3 giorni fino a una settimana.
- Scatto di crescita a 1 settimana (7-10 giorni): il primo vero scatto. Il neonato recupera il calo fisiologico e inizia a crescere rapidamente, richiedendo una maggiore frequenza di poppate.
- Scatto di crescita a 3 settimane: si tratta del primo scatto di crescita evidente, caratterizzato da un aumento della richiesta di latte, brevi risvegli notturni e maggiore irritabilità.
- Scatto di crescita a 4-6 settimane: uno scatto intenso, definito da una crescita rapida del neonato, accompagnata dalla necessità di maggior contatto fisico e di un aumentato apporto di latte.
- Scatto di crescita a 3 mesi: inizia il periodo di maturazione neurosensoriale, il neonato a 3 mesi è più vigile e interattivo, regala i primi sorrisi sociali, che compensano l'arrivo di numerosi cambiamenti nel sonno.
- Scatto di crescita a 4-5 mesi: spesso coincide con la famosa "regressione del sonno". Lo sviluppo neurologico è rapidissimo e comincia lo sviluppo motorio, con i primi tentativi di rotolamento e una maggiore attenzione all’ambiente.
- Scatto di crescita a 6 mesi: un altro scatto significativo, che spesso precede o sancisce l'inizio dello svezzamento, con variazioni di appetito apprezzabili quotidianamente.
- Scatto di crescita a 9 mesi: lo scatto è legato a grandi progressi motori. Il bambino a 9 mesi entra nella fase dell'autonomia e del movimento, comincia a gattonare o alzarsi in piedi.
- Scatto di crescita a 12 mesi: da questo momento in poi gli scatti diventano meno frequenti e possono coincidere con l'acquisizione di nuove abilità. I primi passi e le prime parole possono provocare un po’ di nervosismo per i primi giorni.
- Scatto di crescita dai 16 in poi: la crescita cognitiva e la voglia di esplorare del bambino portano a una regressione del sonno impegnativa.
Sintomi scatti di crescita: quali sono i comportamenti comuni?
Riconoscere i segnali di uno scatto di crescita è il primo passo per non sentirsi spiazzati. Il neonato, infatti, cambia abitudini improvvisamente e tutta l'organizzazione e la tranquillità raggiunta con tanto impegno sembra svanire in un attimo. I sintomi più comuni di uno scatto di crescita sono i seguenti:
- Aumento della fame: il bambino vuole poppare o bere dal biberon molto più spesso del solito, anche di notte.
- Irritabilità e nervosismo: è più pignolo, piange più facilmente e sembra inconsolabile. È il suo modo di comunicare che si sente "scombussolato".
- Disturbi del sonno: il sonno diventa più leggero e frammentato. Potrebbe avere più risvegli notturni o fare sonnellini più brevi durante il giorno.
- Bisogno di contatto: cerca costantemente il contatto fisico, le braccia, le coccole.
- Progressi evidenti nei giorni successivi: nuovi gesti, vocalizzi o movimenti.
Nonostante siano momenti davvero impegnativi, bisogna tenere a mente che si tratta di fasi temporanee e, con pazienza, si ritroverà un nuovo equilibrio.
Come gestire gli scatti di crescita?
Per affrontare queste fasi non esistono soluzioni magiche, ma strategie basate sull'ascolto. Durante gli scatti di crescita il bambino ha bisogno di due cose fondamentali: nutrimento, riposo e rassicurazione.
- Alimentazione: segui la richiesta del bambino. Se allatti al seno, attaccalo ogni volta che lo chiede. Se usi il latte in formula, offrigli poppate più frequenti o leggermente più abbondanti, sempre seguendo i suoi segnali di fame e sazietà.
- Sonno e comfort: in questi giorni, ha bisogno di un surplus di coccole, rassicurazione e contatto fisico. Prediligi il contatto pelle a pelle: aiuta a ridurre lo stress e favorisce la produzione di ormoni calmanti. Il marsupio o la fascia possono essere alleati preziosi. Asseconda il suo bisogno di riposo, anche se i suoi ritmi sembrano saltati.
Infine, prenditi cura di te! Questi periodi sono estenuanti per i genitori. Chiedi aiuto al partner o a un familiare e cerca di riposare quando il bambino dorme.
Quando consultare il pediatra?
Gli scatti di crescita sono momenti di sviluppo fisiologici, che non richiedono cure particolari. Nonostante ciò, è bene rivolgersi al pediatra se il neonato appare abbattuto o sonnolento per più giorni, se rifiuta il cibo o mostra inappetenza prolungata, se presenta febbre, un calo di peso o se mostra un cambiamento improvviso e duraturo nei ritmi di sonno e veglia. In questi specifici casi il medico valuterà se si tratta di un normale periodo di crescita o se è opportuno approfondire meglio la situazione.
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