Cos’è e a cosa è dovuta la “testa piatta del lattante”

Consigli utili per prevenire la plagiocefalia

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Cos’è la “testa piatta del lattante”

La “testa piatta del lattante” è una deformazione cranica posizionale tipica dei bambini piccoli. Si parla di deformazione poiché la testa ha subito delle modifiche rispetto alla sua forma normale e posizionale perché questa deformazione è dovuta ad una scorretta posizione che il neonato mantiene durante l’arco della giornata. Il mantenimento di una posizione scorretta può essere dovuto o a comportamenti posturali errati messi in atto inconsapevolmente da chi si prende cura del bebè oppure da contratture muscolari del bambino stesso, come per esempio il torcicollo miogeno. Se non è di grado elevato o dovuta a motivi particolarmente gravi la “testa piatta” è una condizione che si risolve, generalmente, senza particolari trattamenti.

Le tipologie di “testa piatta”

Esistono 3 diverse tipologie di deformazione cranica posizionale che si formano in base a quale zona della testa del bambino si modifica: plagiocefalia posizionale, brachicefalia posizionale, dolicocefalia posizionale.

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Le cause della plagiocefalia

Plagiocefalia significa letteralmente “testa obliqua” ed è caratterizzata da un appiattimento unilaterale della zona occipito-parietale del cranio. La plagiocefalia si forma perché il bambino, quando è in posizione supina, mantiene la testa ruotata sempre dallo stesso lato. Insieme alla brachicefalia, che è invece una deformazione cranica posizionale caratterizzata principalmente da un appiattimento posteriore della testa, è la forma più frequente di testa piatta.

Come abbiamo visto la “testa piatta” del neonato è causata molto spesso dal mantenimento prolungato della stessa posizione, in particolare quella supina: le ossa malleabili del bambino trovandosi ripetutamente nella stessa posizione risultano con il tempo appiattite per via della forza gravitazionale che agisce nel punto di contatto tra il cranio e la superficie d’appoggio. Nei bambini inferiori ad un anno ha un’incidenza fino al 48% e ha avuto un incremento notevole negli ultimi decenni per via della raccomandazione delle linee guida per la nanna sicura di far dormire i bambini a pancia in su.

Attenzione! La posizione a pancia in su durante il sonno, sia notturno che diurno, è indicata come la più sicura per il neonato durante tutto il primo anno di vita per prevenire la morte improvvisa del lattante (SIDS). 

per saperne di più sulla sicurezza nel sonno leggi il nostro articolo Neonato: come deve dormire

Consigli per prevenire la plagiocefalia

È importante che il bambino mantenga la posizione supina ma sono consigliati alcuni piccoli accorgimenti per prevenire l’insorgenza della “testa piatta”:

  • Alternare la posizione della testa durante la giornata e durante la nanna, un po’ a destra e un po’ a sinistra.
  • Ruotare con molta delicatezza la testa del bambino anche mentre dorme se lui non tende a farlo spontaneamente.
  • Spostare gli stimoli all’interno della culla, come pannelli e carillon, in modo che possa essere invogliato a ruotare la testa da entrambi i lati.
  • Cambiare l’orientamento della culla o del bambino all'interno della culla in modo che al risveglio possa ricevere stimoli visivi o uditivi (fonte luminosa/sonora o volto dei genitori) dal lato verso cui si gira meno.
  • Alternare il braccio con cui si sostiene il bambino durante l’allattamento. Alternanza che risulta immediata con l’allattamento al seno.
  • Utilizzare per il trasporto oltre alla carrozzina anche un portabebè, avendo l’accortezza, se necessario, di ruotare il capo dal lato opposto a quello preferito dal bambino.
  • Nei primi mesi durante la veglia favorire il contatto faccia a faccia con il piccolo e fare in modo che il bambino segua non solo con gli occhi ma anche con la rotazione del capo.
  • Durante il gioco e sempre sotto sorveglianza, posizionare il bambino sul fianco opposto al lato dello schiacciamento se presente o alternare i lati nel caso in cui si voglia prevenire la “testa piatta”. È possibile porre dietro la schiena del bambino un cuscino o anche un asciugamano arrotolato per rendere la posiziona più stabile.
  • Posizionare il neonato a pancia in giù sul ventre della mamma o sulle gambe mentre viene cullato o coccolato sempre in stato di veglia e sotto sorveglianza.
  • Favorire il tummy time per brevi periodi appena possibile dopo il rientro a casa dall’ospedale, aumentando man mano fino a 15/30 minuti alla settima settimana di vita. Dal terzo mese in poi favorire sempre più il tummy time (30-60 minuti al giorno su più intervalli), quando il bambino è sveglio e ha voglia d’interagire, posizionandolo su un tappetino gioco. Per sostenere il bambino è possibile posizionare un cuscino all’altezza del petto e porre degli oggetti di suo interesse davanti a lui. Sorvegliare sempre il piccolo quando è a pancia in giù.
  • Quando il bambino viene posto nel passeggino mantenere la schiena diritta contenendo il tronco ma lasciando libero il capo libero di muoversi usando supporti laterali soffici come il riduttore Cushy Hug del nuovo trio Mysa. Assicurarsi che le cinture siano correttamente allacciate ed evitare di lasciare il bambino incustodito.

Quando la plagiocefalia persiste nel tempo

Se la plagiocefalia dura nel tempo, nonostante questi accorgimenti, o se si vogliono avere dei chiarimenti in merito alla forma e dimensione del cranio, è sempre bene chiedere consiglio al proprio pediatra che saprà indicare la figura di riferimento che possa prendersi cura del bambino.