Battito fetale: quando inizia a sentirsi?

Il battito del feto è la prima emozionante connessione con il proprio bambino

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L'ascolto del battito fetale è, senza dubbio, uno dei momenti più emozionanti e significativi della gravidanza. Per i futuri genitori, quel suono dal ritmo rapido e regolare non è solo un parametro medico, ma la conferma concreta della nuova vita che sta crescendo. 


Fin da quando si scopre che il test di gravidanza è positivo, è frequente chiedersi: quando sarà possibile sentire il battito cardiaco del feto? In questo articolo, scopriremo quando e come si sviluppa il cuore, a quante settimane è possibile sentire il battito per la prima volta, quali sono i valori normali durante i vari trimestri e quali strumenti vengono utilizzati per monitorarlo.

Quando si forma il cuore del feto?

Il cuore del feto compie un percorso di sviluppo straordinariamente complesso e rapido. Questo processo avviene nelle primissime fasi della gestazione: inizia a formarsi come una semplice struttura tubolare tra la terza e la quarta settimana di gestazione. Già intorno alla quinta settimana, questo cuore primordiale comincia a battere in modo regolare. Entro l'ottava settimana, lo sviluppo strutturale del cuore è in gran parte completo, con la formazione delle quattro camere cardiache (atri e ventricoli) che lo caratterizzeranno per tutta la vita. Sebbene la sua struttura sia definita, il cuore continuerà a crescere e a maturare per tutta la durata della gravidanza.

A quante settimane si sente il battito fetale?

La possibilità di rilevare il battito cardiaco del feto dipende strettamente dall'epoca gestazionale e dalla tecnologia utilizzata. Non tutti gli strumenti sono efficaci nelle stesse settimane, poiché il segnale emesso dal piccolo cuore diventa più forte e più facile da captare con il passare del tempo.


Se alla prima ecografia, si effettua un’ecografia transvaginale, è possibile visualizzare l'attività cardiaca, descritta come un "sfarfallio", già intorno alla sesta settimana di gravidanza, quando l'embrione misura pochi millimetri. Se invece si opta per un’ecografia addominale, solitamente, si può rilevare il battito cardiaco a partire dalla settima o ottava settimana.


A partire dalla decima-dodicesima settimana, generalmente il battito può essere rilevato con un doppler fetale; dalla ventesima settimana di gravidanza in poi, quando il feto è cresciuto a sufficienza, il cuore è percepibile anche attraverso strumenti più semplici come lo stetoscopio.

Si può sentire il battito del feto con l'orecchio?

È un desiderio comune per i partner cercare di sentire il battito appoggiando l'orecchio sul pancione. Tuttavia, è estremamente improbabile riuscirci. I suoni del cuore fetale sono troppo deboli per attraversare la parete uterina, il liquido amniotico e la parete addominale della madre ed essere percepiti a orecchio nudo.

Battito cardiaco fetale: valori normali e variazioni

La frequenza dei battiti del feto non è costante, ma varia in modo significativo durante la gravidanza, riflettendo la maturazione del suo sistema nervoso e le sue esigenze metaboliche. I valori del battito sono espressi in battiti per minuto (bpm).

Ecco i valori medi di riferimento:



  • 5-6 settimane di gravidanza: 110 bpm
  • 9-10 settimane: 170 bpm
  • 14 settimane: 150 bpm
  • 20 settimane: 140 bpm
  • Terzo trimestre: 130 bpm

Nel secondo e terzo trimestre, una frequenza cardiaca fetale normale è generalmente compresa in un range tra 110 e 160 bpm. Variazioni momentanee all'interno di questo intervallo sono del tutto normali e possono dipendere dai cicli di sonno e veglia del feto o dai suoi movimenti. Valori costantemente al di fuori di questo range, definiti come bradicardia (inferiori a 110 bpm) o tachicardia (superiori a 160 bpm), possono essere indicatori di specifiche condizioni materne o fetali.

Sentire il battito del feto è pericoloso?

Ascoltare il battito fetale non è pericoloso se fatto durante i controlli ecografici o con dispositivi approvati e utilizzati correttamente. Utilizzare strumenti casalinghi, come doppler fetali per uso domestico o app per smartphone che promettono di far ascoltare il battito cardiaco a casa, è sconsigliato da medici e professionisti sanitari. Il pericolo principale non risiede tanto in un danno fisico diretto, quanto nel rischio di generare ansia superflua legata alla scorretta interpretazione del valore all’incapacità di percepire il battito. Per questo i medici raccomandano sempre di affidarsi ai controlli periodici previsti in gravidanza, che garantiscono informazioni accurate e sicure.