I vero o falso sul ciuccio

Falsi miti sul ciuccio? Sfatiamoli

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Il succhietto è un oggetto tanto amato quanto discusso, attorno al quale purtroppo circolano ancora oggi tanti falsi miti. Cerchiamo di fare chiarezza. 


Il succhietto è solo un vizio

Falso, succhiare per il neonato non è un vizio ma è una necessità: non è solo funzionale alla nutrizione, ma gli assicura tranquillità e sicurezza. La suzione, infatti, stimola la produzione di serotonina, sostanza determinante nella regolazione dell’umore e del sonno, capace di indurre uno stato di calma e serenità. Succhiare conforta il bambino e lo aiuta a rilassarsi, a normalizzare il ritmo cardiaco e a mantenere costante la respirazione durante il sonno. Per questo motivo il ciuccio in inglese viene anche chiamato pacifier (pacificatore). Certamente il succhietto non deve diventare la soluzione per tamponare ogni pianto e ogni capriccio: con il tempo e l’esperienza riuscirai a capire perché il tuo bambino sta piangendo, riconoscerai quando ha fame o quando ha sonno, imparando pian piano a usare il ciuccio solo quando il bimbo ne ha effettivamente bisogno, per calmarsi e rilassarsi prima di abbandonarsi al sonno.


I succhietti sono tutti uguali

Falso, bisogna prestare molta attenzione alla sua forma: è quella a fare la differenza. Deve essere pensata tenendo conto della posizione e del ruolo che la lingua svolge all’interno della bocca: quindi meglio una forma inclinata verso l’alto per posizionare correttamente la lingua in alto e in avanti e fornire così gli stimoli giusti per la formazione di bocca e palato. Una forma così disegnata stimola la muscolatura orale e promuove la corretta funzionalità della lingua e della bocca, creando le premesse per un corretto sviluppo del palato e della dentizione e per una respirazione fisiologica, fondamentale per lo sviluppo del bambino e il suo benessere generale.


Per maggiori approfondimenti sulla respirazione leggi anche Come riconoscere se la respirazione del neonato è corretta.

Il ciuccio non interferisce con l'allattamento al seno

Vero, una delle paure delle mamme è che il succhietto venga percepito dal bambino come un sostituto del seno materno. Una ricerca scientifica pubblicata sul Journal of Pediatrics, il Giornale dell’Accademia America di Pediatria, ha dimostrato che il ciuccio non interferisce con l’allattamento al seno quando questo è ben avviato. Per allattamento ben avviato si intende che la produzione di latte sia efficace, che il neonato abbia un corretto attacco al seno e che cresca regolarmente. Nei bambini allattati esclusivamente al biberon si può proporre il succhietto fin da subito.  


Il succhietto è consigliato dai pediatri durante il sonno

Vero, l’Accademia America di Pediatra raccomanda l’utilizzo del succhietto durante il sonno per ridurre il rischio di SIDS nel primo anno di vita, naturalmente dopo che l’allattamento al seno sia ben avviato

Se il ciuccio cade a terra si può pulire mettendolo in bocca

Falso, questa abitudine trasmette al bambino i batteri presenti nella bocca del genitore e può causare carie o infezioni del cavo orale.


E’ meglio il dito in bocca del succhietto

Falso, innanzitutto il dito in bocca compie una forza maggiore all’interno della bocca e non è conformato per adattarsi alla forma del palato e favorirne lo sviluppo. Inoltre, quando sarà il momento di toglierlo sarà più facile con un oggetto che può essere allontanato piuttosto che il dito che è sempre alla portata del bambino

Il succhietto può essere intinto nel miele

Falso, si tratta di una cattiva abitudine. Il succhietto non deve assolutamente essere dato con miele o zucchero per non aumentare il rischio di carie nei dentini da latte.


L’uso del succhietto va interrotto entro i 3 anni di vita

Vero, l’uso corretto del succhietto fino ai 3 anni non provoca malocclusioni: il Ministero della Salute consiglia di cominciare a ridurne l’utilizzo dai 2 anni per interromperlo completamente entro i 3 anni di vita del bambino.