Fino a pochi anni fa l’approccio allo sport in gravidanza era caratterizzato da un atteggiamento precauzionale che si limitava ad una drastica riduzione dell’attività fisica stessa. Da diversi anni invece in tutto il mondo sono diffuse linee guida sull'attività fisica e sulla ginnastica in gravidanza che incoraggiano le donne a continuare o adottare uno stile di vita attivo prima e dopo il parto.
La donna in gravidanza deve fare i conti con un continuo cambiamento del proprio corpo da un punto di vista del fabbisogno energetico, dei cambiamenti dei livelli ormonali, del peso corporeo e conseguentemente delle variazioni del baricentro e dello stress articolare, che può esporre le articolazioni ad un più elevato rischio di traumi durante la gestazione. Per questo motivo spesso vengono consigliati esercizi a basso impatto come nuotare, passeggiare, praticare yoga, ginnastica dolce e posturale o ancor meglio specifici corsi di ginnastica in gravidanza. Anche l’apparato respiratorio durante la gravidanza subisce dei cambiamenti poiché, a seguito dell’aumento del volume dell’utero, il diaframma viene spinto verso l’alto con conseguente riduzione della capacità polmonare e la difficoltà a compensare esercizi anaerobici. Per tutti questi motivi è importante scegliere con attenzione il tipo di allenamento e gli esercizi di ginnastica da fare in gravidanza.
Sebbene l'evidenza scientifica supporti una regolare attività fisica per le donne incinte a intensità moderata, si consiglia sempre di partecipare all’attività motoria in maniera graduale e coerente con il proprio livello di preparazione. È fondamentale in ogni caso attuare un pre-screening per controllare il rischio di eventi avversi e salvaguardare il benessere di mamma e bambino: la prescrizione della ginnastica prima e dopo il parto deve essere fatta da personale medico specializzato e devono essere preferibilmente eseguiti secondo le indicazioni di personale qualificato. Vediamo ora quali sono le indicazioni generali da tenere in considerazione.